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caso 3 – a

3. Pitturazione delle Facciate degradate cavillate e fessurate

a

Facciate con rasature armate cavillate e fessurate

Particolare delle cavillature e delle micro fessurazioni su facciata est, in ombra, dopo l’esposizione alla radiazione solare diretta. Il termometro laser, utilizzato per il rilievo della temperatura superficiale, evidenzia valori di temperatura elevati nonostante il colore non sia scuro.

b

Facciate tinteggiate che assorbono umidità atmosferica

Facciate di complesso civile residenziale sulle quali è stato realizzato un intonaco termo isolante. Movimenti strutturali hanno prodotto fessurazioni diffuse in prossimità dei punti di contatto tra struttura in cls e laterizi di tamponamento.Problematiche di posa hanno poi indotto de coesioni di parte delle rasature di finitura dal corpo d’intonaco. La notevole dimensione delle superfici e la scelta delle coloriture hanno indotto schok termici superficiali che hanno contribuito a velocizzare i fenomeni di degrado.

caso 3 – b

caso 3 – c

c

Intervento di manutenzione straordinaria su stabili condominiali con sistemi IR riflettenti

Le parti ammalorate e de coese sono state rimosse mediante idro lavaggio ad alta pressione e ripristinate mediante la realizzazione di rasature compatibili con gli intonaci termo isolanti preesistenti. I rappezzi sono stati frattazzati con spugnino per uniformare le nuove finiture con le preesistenze. In corrispondenza dei punti di contatto tra le parti in cls e i tamponamenti è stata inserita nella rasatura una rete in fibra di vetro apprettata 160 gr/mq

d

Facciate in via di ultimazione con i ripristini eseguiti e i sistemi IR riflettenti applicati.

La scelta del tipo d’intervento è stata condizionata dall’esigenza di utilizzare un sistema in grado di:
1. Mascherare e uniformare i rappezzi eseguiti.
2. Ridurre la temperatura superficiale dei manufatti al fine di limitarne i movimenti differenziali e aumentare il confort abitativo nei mesi estivi.
3. Rendere totalmente idrorepellenti le facciate.
4. Mantenere un buon grado di diffusione del vapore del sistema applicato per far esprimere al meglio le proprietà termo isolanti dell’intonaco.
5. Eseguire il lavoro mediante sistemi di sollevamento per ottimizzare i costi d’intervento
6. Possibilità di eseguire in futuro ritocchi puntuali nel caso di eventuali comparse di problematiche localizzate
Completato il lavoro di ripristino, su supporti asciutti, maturi e isolati sono state applicate 2 mani di IR Flex 300 Finitura Elastomerica Termoriflettente Riempitiva R33.

caso 3 – d

 

Sequenza Applicativa:

  • 1. Valutazione dell’entità, dimensione, diffusione e origine del problema
  • 2. Preparazione dei supporti
  • 3. Applicazione Fondo IR pigmentato riflettente R10
  • 4. Finitura con IR Flex 300 Finitura Elastomerica Termoriflettente Riempitiva R33
  • 5. Per incrementare l’elasticità del sistema Eventuale ulteriore applicazione di IR Flex 100 Finitura Elastomerica Termoriflettente Liscia R31
 

Indicazioni sulla sistematica di trattamento.

Quando il degrado delle superfici raggiunge livelli elevati, il problema, che poteva essere soprattutto estetico, si trasforma in incognita sulla durabilità del bene. Qualsiasi traccia di umidità in un materiale da costruzione dovuta ad un anomalo assorbimento delle acque meteoriche e dell’umidità ambientale, si ripercuote negativamente sulla sua efficacia termica, poiché non isola più come previsto inizialmente. Il solo 10,00% di umidità al suo interno ne dimezza il potere isolante.Utilizzare sistemi efficaci per la manutenzione di un bene, in grado di limitare gli assorbimenti di acqua e di permettere la diffusione dell’umidità presente, significa aumentarne la durabilità e migliorare il confort abitativo.I sistemi IR riflettenti uniscono queste caratteristiche alla capacità di contenere gli sbalzi termici di superficie riducendo in tal modo la probabilità che si formino micro fessurazioni che veicolano l’umidità all’interno dei materiali.

Suggerimenti:
  • Essendo le problematiche precedentemente trattate originate da limiti costruttivi o di posa dei materiali è consigliata una approfondita valutazione visiva dell’insieme delle superfici.

  • Occorre stabilire con attenzione entità, dimensione, diffusione e origine del problema.

  • Le preparazioni dei supporti e la risoluzione delle problematiche causa del degrado sono indispensabili al fine della buona riuscita dell’intervento.

  • Nel caso in cui sia necessario eseguire interventi di ripristino di parte degli intonaci è opportuno attendere la necessaria maturazione dei rappezzi prima di procedere con l’applicazione delle finiture

L’utilizzo del Fondo IR pigmentato riflettente R10 ha la funzione di migliorare l’ancoraggio delle finiture elastomeriche garantendone la funzionalità. La particolare Finitura IR Flex 300 Elastomerica Termoriflettente Riempitiva R33 certificazione Classe A3, adatta per il trattamento di crepe e cavillature fino a 1250 micron) grazie al suo buon potere riempitivo, permette di mascherare le piccole disomogeneità dei fondi.A tale riguardo si suggerisce l’applicazione a pennello con la tecnica della “pennellata incerta”. Quando sia necessario, in caso di cavillature o crepe di maggiori dimensioni, (certificazione Classe A4, adatta per il trattamento di crepe e cavillature fino a 2000 micron) si può applicare sulla IR Flex 300 Finitura Elastomerica Termoriflettente Riempitiva R33 una ulteriore mano di IR Flex 100 Finitura Elastomerica Termoriflettente Liscia R31.

 

Caratteristiche del sistema


  • Buon potere riempitivo atto a mascherare le irregolarità delle superfici
  • Elevata capacità di compensare crepe e fessure
  • Riduzione dell’umidità nelle strutture con aumento del confort termico
  • Alta riflettenza solare in grado di mantenere fresche le superfici anche in presenza di colori scuri.
  • Riduzione della dilatazione termica superficiale dei materiali da costruzione
  • Maggiore durata delle finiture
  • Miglioramento prestazionale dei sistemi di raffrescamento